mercoledì 15 febbraio 2012

ITA - Lettura

Vi ricordate la storiella de "L'elefante e i ciechi" che ci ha portato Ilaria? Ci ha insegnato tante cose, in particolare che spesso l'uomo nel mondo è indotto, per la sua scarsa capacità di osservare, a percepire solo un frammento della realtà. Egli considera una parte per  il tutto, bloccando la comunicazione e il reciproco scambio delle idee.
Ma voi che aspettavate il finale eccolo qui:

Dopo aver finito di raccontare la storia, il principe disse ai ciechi: “Voi fate la stessa cosa, non sapete ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, né ciò che è bene e ciò che è male e per questo litigate e v’insultate". "Se ognuno di voi parlasse e ascoltasse l’altro, contemporaneamente, la verità vi apparirebbe come una, anche se ha molte forme”.

5 commenti:

  1. Ciao Mirka e ciao ragazzi!

    La vostra Prof. mi ha anticipato, ma non mi sono dimenticata della promessa fatta di inviarvi il finale del racconto che abbiamo letto e discusso insieme. Quello che io avevo trovato è questo:

    "Il principe ascoltò i sei ciechi che descrissero di nuovo l'elefante. Dopo un lungo silenzio, egli dichiarò:
    - Tutti e sei dicono la verità, ma ognuno di essi ha toccato solo una parte dell'animale, e quindi conosce solo quella parte di verità. Finchè ognuno crede di essere il solo ad avere ragione, nessuno conoscerà la verità intera.

    I diversi colori del caleidoscopio non si mescolano forse per formare un solo e splendido disegno?

    Il principe descrisse allora l'elefante mettendo insieme le sei descrizioni e gli abitanti del villaggio seppero finalmente che aspetto aveva quello straordinario animale."

    A presto!

    Ilaria

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  2. Grazie Ilaria! Questo finale è sicuramente più chiaro e bello! Che cosa ne dite?

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  3. è molto bello. almeno così sapremmo la finale, che penso che la stavano aspettando tutti

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  4. concordo con zambo!!!
    buon carnevale a tutti!!!

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  5. Concordo con voi!

    Non vi sembra inoltre che rappresenti bene ciò che avviene nelle nostre discussioni? Il diverso punto di vista di chi discute con noi può infatti, in un primo momento, spiazzarci e talvolta creare disaccordo, ma se siamo disposti ad ascoltare le ragioni dell'altro, possiamo scoprire aspetti che da soli non avevamo considerato e che arricchiscono la conoscenza di tutti.

    Questo testo e l'esperienza fatta con le illusioni ottiche (ricordate?) ci invitano a stare in allerta perché qualche volta anche noi, pur vedendoci molto bene, ci comportiamo come i sei ciechi del racconto.

    Buon Carnevale!

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